Gli investimenti esteri sono regolamentati da una normativa emanata nel 1993 e modificata negli anni per creare un clima sempre più favorevole e business friendly. La Legge sugli IDE offre garanzie a tutti gli stranieri (persone fisiche o giuridiche) che operano in Albania, senza la necessità di autorizzazione preventiva o governativa, in alcun settore. L’ultima modifica, che risale al 2015, ha stabilito che è possibile operare attraverso due diverse Procedure (Assistita e Speciale) e ha delineato le regole e i criteri per la concessione dello status di “investimento strategico”. Questa tipologia di business prevede l’impiego di capitale straniero per perseguire un progetto di interesse pubblico, con determinate dimensioni, tempi, produttività e valore. L’investimento dovrà creare nuovi posti di lavoro e un effettivo sviluppo economico, regionale e locale. La Legge concede allo straniero la proprietà del 100% del capitale di una società di diritto albanese, vietando espropriazione e nazionalizzazione di un’impresa, a eccezione dei casi di pericolo per l’incolumità dello Stato o di violazione della tutela dell’interesse pubblico. Alcune limitazioni riguardano il settore televisivo, dei servizi sanitari e legali, così come l’acquisto di terreni agricoli. Sarà sempre consentito il rimpatrio dei profitti, con un trattamento favorevole in conformità agli accordi internazionali.
Per poter iniziare un’attività imprenditoriale è necessario operare attraverso il Centro Nazionale di Business (QKB, www.qkr.gov.al), istituzione dipendente dal Ministero dell’economia e delle finanze. Il QKB utilizza un sistema integrato di dati elettronici che stabilisce la connessione tra tutti i vari point delle sedi fisiche, coordinando le notizie e offrendo alle società la possibilità di ricevere costantemente informazioni sullo stato delle proprie richieste. Recentemente è stata messa a disposizione la mail info.qkb@qkb.gov.al per le assistenze di carattere tecnico.
Analizziamo ora l’aspetto fiscale. L’imposizione degli utili societari è pari al 15%, che scende al 7,5% se l’attività ha un fatturato compreso tra 5 e 8 milioni di lek (tra 40.000 e 65.000 euro), mentre quella sul reddito delle persone fisiche non supera il 23%. Nel mese di aprile, in fase d’emergenza, il Governo ha modificato la disciplina fiscale relativa al pagamento anticipato delle rate dell’imposta sugli utili per il 2020. In particolare, tutte le imprese con fatturato inferiore a 14 milioni di lek (circa 112.000 euro) non pagheranno l’imposta sugli utili (5%), mentre quelle con un fatturato superiore potranno posticipare il pagamento al periodo aprile-settembre 2021. Di queste misure non potranno beneficiare le imprese attive nel settore bancario, telecomunicazioni e commercio di prodotti alimentari o farmaceutici.
L’IVA viene applicata con una aliquota standard del 20%, ma non hanno l’obbligo di registrarsi presso le autorità competenti come contribuenti, ai fini IVA, le imprese che fatturano meno di 5 milioni di lek (circa 40.000 euro). Sono previste esenzioni sulle importazioni di macchinari e di attrezzature destinati agli investimenti con valore uguale o superiore a 50 milioni di lek (circa 400.000 euro). Le esportazioni albanesi sono esenti da IVA. Al momento, la disciplina IVA è comunque in fase di rinegoziazione e nei prossimi mesi potrebbero esserci interessanti novità per le aziende.
Comments